Nel 1834 un farmacista di Villa Basilica, Stefano Franchi, inventa per caso la cartapaglia, ossia la carta gialla usata per imballare. Si tratta di un composto di paglia, calcina e acqua. Grazie a questa “invenzione” può essere creato un prodotto di facile rifornimento e a basso costo. Il successo ottenuto è davvero notevole: basti pensare che nel 1911 la provincia di Lucca “vanta” 106 cartiere artigianali e a conduzione familiare, con circa 1.400 addetti in totale soprattutto donne. Un contesto nel quale proprio la cartapaglia continua ad essere il prodotto principale con 65.000 quintali di produzione l’anno. Tanta è l’importanza della cartapaglia, che proprio nel quartiere lucchese di Borgo Giannotti viene stabilito il prezzo della materia prima (la paglia) e definito il costo di riferimento per tutta Europa.
Nel dopoguerra diverse cartiere attuarono una profonda riconversione industriale modificando i sistemi di lavorazione della carta. Infatti la materia prima che veniva sempre più usata era rappresentata da “carta da macero” e l’asciugamento avveniva a “caldo”: la carta usciva dalla macchina già completamente asciutta. Con questo sistema si sono resi inutili i locali adibiti a “spanditoi” che poi con il passare del tempo sono andati in decadenza.
Questa nuova lavorazione ha procurato un notevole incremento della produzione in termini quantitativi; la forza idraulica venne sostituita dalla forza motrice dell’energia elettrica e si rese necessario avere aree a corredo sempre più ampie. Nel 1971 le cartiere di Lucca sono 211 e proprio negli anni settanta la cartapaglia viene sostituita dalla produzione di tissue e cartone ondulato.
Finisce l’era della tanto amata “carta gialla”e nel 1976 una legge, rivolta a proteggere l’acqua come bene ambientale, ne rende infatti troppo onerosa la produzione.
Principalmente a causa della mancanza di aree adeguate, le storiche famiglie villesi che hanno prodotto carta in questa valle si sono trasferite nella Piana Lucchese dove, in pochi decenni, hanno permesso a Lucca di diventare il polo cartario più importante d’Europa, ed uno dei più importanti al mondo.
Nella valle di Villa Basilica oggi sono rimaste in attività una decina di cartiere, oltre agli straordinari esempi di vera e propria archeologia industriale, a testimonianza della tradizione del territorio e degli antichi saperi legati alla carta, oggi patrimonio dell'intera comunità e della fiorente industria .
Villa Basilica e la cartapaglia