Cosa vorremmo fare

La via della carta in Toscana ... un itinerario nello spazio e nel tempo

Gli interventi del progetto

Il Museo della Carta di Pescia
La sentieristica di collegamento tra le valli di Pescia e Villa Basilica
La Cartapaglia di Villa Basilica

Il progetto prevede tre rami principali di intervento.
Il primo, in parte concluso, riguarda il recupero funzionale e la riapertura dell'”Opificio Le Carte”. Il primo lotto è stato portato a termine con il restauro dell'archivio delle antiche cartiere Magnani di Pescia: 600 metri lineari di carte, documenti, reperti e testimonianze. Il direttore del Museo della carta, Massimiliano Bini, ha curato la raccolta del materiale, mentre l'architetto Pietro Carlo Pellegrini si è occupato della ristrutturazione dell'ala dell'edificio che accoglie il materiale archivistico e del suo allestimento interno, realizzato in legno e cartone grazie alla collaborazione con l'azienda 55100. L'archivio è aperto al pubblico il sabato mattina per visite guidate.

Il secondo ramo di intervento riguarda, invece, la progettazione e il recupero di una porzione delle antiche vie di collegamento tra le contigue valli di Pescia e Villa Basilica, per un totale di 20 chilometri, utilizzate fino a metà del Novecento dalle lavoratrici e dai lavoratori delle cartiere: sono stati battuti i sentieri, segnalati gli itinerari, recuperate le strade lastricate, posizionati cartelli che ripercorrono la storia dei mastri cartai, valorizzate le tracce che ancora oggi evidenziano la presenza e il passaggio di queste persone del secolo scorso (immaginette votive, punti di riferimento naturali, zone appoggio e di ristoro), consentendo all'escursionista di calarsi in un'atmosfera a metà tra montagna e tradizione. Nel centro di Villa Basilica, poi, verrà posizionato un info point dedicato alla Via della carta, così da guidare il visitatore e fornire quante più informazioni possibili sul progetto.

La terza fase, infine, riguarda il recupero della Cartiera Nardi, una delle più significative testimonianze di archeologia industriale presente nel comune di Villa Basilica. Non si può parlare di questo edificio senza raccontare la storia del prodotto che l'ha reso celebre nel mondo: la carta paglia. Nel 1834, un farmacista di Villa Basilica, Stefano Franchi, inventò la carta paglia, la cosiddetta carta gialla per impacchettare o imballare, fatta con paglia, calce e acqua. La scoperta dette una spinta eccezionale all’industria, tanto che nel 1911 le cartiere in provincia di Lucca erano già 106 e diventarono 211 nel 1971.

Il recupero della Cartiera Nardi prevede una ristrutturazione in chiave ricettiva, con l'obiettivo di affidarla in gestione per un B&B. L'idea, infatti, è di sviluppare e promuovere un turismo di qualità, secondo il quale il visitatore si troverà ad alloggiare in una struttura particolare, del tutto coerente ai percorsi e agli itinerari appena intrapresi. I macchinari ancora esistenti saranno recuperati e lasciati in mostra perenne al piano terra dell'edificio, dove potranno essere accolte esposizioni e organizzati momenti ricreativi e aggregativi, dedicando una zona anche a un piccolo punto ristoro.